La regolamentazione giuridica nei videogiochi

...sottotitolo: 'Mi hanno censurato!'

Ebbene si', la mannaia dei provvedimenti legati alle politiche volte a salvaguardare i diritti dei videogiocatori (gli altri) e soprattutto delle software house che mettono a disposizione il gioco, ha colpito anche me.

Ogni software house produttrice di videogiochi online ha sempre il suo bel documento legale che ogni utente deve accettare per poter giocare, dove e' specificato -talvolta sommariamente- cosa ogni giocatore puo' o meglio non puo' fare.
E' anche il caso di StarTrek Online, gioco del quale ho pubblicato un articoletto qui, poco tempo fa, e che sto tuttora giocando. Nello specifico, devo dire che QUESTO gioco ha l'EULA (End User License Agreement - contratto di licenza dell'utente finale) piu' restrittivo che io abbia mai visto finora, nei giochi online.
Si', posso sembrarvi scemo, ma sono uno che legge sia le istruzioni degli elettrodomestici, sia i contratti ed i documenti in 'legalese' dei videogiochi online, perlomeno quelli che m'interessano.

L'ex vice ammiraglio Bombarola, ora vice
ammiraglio Maremma. Il cognome ve lo lascio
immaginare...
Dettagliando ulteriormente, STO ha una sua specifica naming & costume policy , un elenco di come NON bisogna vestire o nominare il proprio personaggio. Il desiderio della software house e' di rendere fruibile il gioco a tutti gli utenti, ma mantenendone intatto il 'canone classico' di Startrek, dove tutto e' neutro, amichevole, non ammiccante o allusivo, salvo qualche piccola eccezione (anche nei vari film).


E' pertanto espressamente dichiarato nella licenza di gioco che NON SI DEVE vestire il proprio personaggio di modo che abbia richiami sessuali, espliciti o meno, e gia' qui abbiamo il primo e grande paradosso,
dato che la personalizzazione dell'aspetto del personaggio include minuziosamente la caratterizzazione fisica non solo del volto, ma anche del corpo, fino a specificarne la dimensione delle 'rotondità' preferite (larghezza e grandezza di seno, fianchi, vita, cosce, spalle ecc).
Quindi in pratica posso creare un personaggio di sesso femminile, dall'aspetto di una pornostar, ma sono OBBLIGATO a vestirla quasi castigatamente, e assolutamente non posso simulare trasparenze magari usando colori tipo carne.

Modello numero SetteDiNove:
Giuditta
 Secondo paradosso e' che nonostante questa costume policy, la software house stessa, nel negozietto online del gioco, vende abiti ultra aderenti (modello T'Pol o SetteDiNove, da sempre contestati -seppur molto apprezzati- dai fan del mondo di startrek) oppure una specie di bikini, un duepezzi 'ginnico' (top e shorts molto castigati in cotone). Eppure non dovremmo s-vestire i nostri pupazzetti, secondo il loro dettame.

(L'argomento verra' anche analizzato e trattato successivamente, in maniera piu' approfondita, in un bell'articolo ordinato, organizzato nonche' umarellato)







Il terzo paradosso e' legato alla Naming Policy, la restrizione dell'assegnare nomi a personaggi e navi a disposizione del giocatore. Oltre alle piu' comuni restrizioni (quelle in cui non e' permesso assegnare nomi di rappresentanti o dipendenti della software house stessa), vi sono  anche restrizioni che impongono che i nomi :
  • Non devono contenere volgarita', oscenita', odio e linguaggio o immaginario diffamatorio
  • Non devono richiamare o sminuire razza, religione, sesso o orientamento sessuale, etnia o cultura popolare
  • Non devono contenere il nome o l'immagine delle maggiori figure religiose o divinita', ne' includere alcun titolo religioso
  • Non devono essere di marchi registrati o di proprieta' di altre societa'
  • Non devono essere correlate ad attivita' illegali o a droghe e stupefacenti
  • Non devono pubblicizzare prodotti, servizi o siti web
  • Non devono essere nomi di persone esistenti (tipo personaggi famosi)
Orgoglio americano
(ma vai a cagare, vai...)
Il punto e' che il gioco e' di proprieta' di una software house americana, la quale essendo in lingua inglese non capisce granche' del resto delle lingue del mondo (oltre al fatto che quasi tutti gli americani hanno un gene che li fa sentire piu' grandi e potenti di qualsiasi altro essere umano, e pertanto li spinge ad ignorare le altre culture e le loro lingue, limitandosi a scrollare le spalle e pensare "non ti capisco, dimostra d'essere intelligente e quindi parla la mia lingua"). Da poco e' stato rilasciato ufficialmente in Europa, localizzandolo in Francese e Tedesco (ma niente italiano, come di consueto, e comunque gli amici francesi e tedeschi non e' che siano tanto differenti dagli americani, quando pensano a noi italiani..)

E quindi non riesco a capacitarmi del fatto che il nome "BOMBAROLA" sia stato ricondotto ad alcuna delle norme elencate poco sopra.
Non venite a dirmi che Bombarola contiene la voce 'bomb', sinonimo di bomba, riconducibile quindi a odio o guerra, perche' se giocaste in un qualsiasi gioco online che contenga una seppur minima componente di PVP vedreste di certo nomi ben piu' violenti ('Ti spezzo le gambe', 'Kaboom', 'DistruzioneTotaleNucleare' e via dicendo).

L'unica motivazione che puo' venirmi in mente e' che sia stata l'invidia di uno dei pochissimi sparuti giocatori italiani (magari in giovane eta'), che vedendosi negata istantaneamente l'ennesima richiesta di amicizia o di affiliazione alla sua personalissima flotta, invidioso e geloso del mio comportamento ermetico, abbia cliccato e 'reportato' (vedere dizionario) il mio nome/account per infrazione al regolamento !

Ao', c'ho 13 anni e sso' ffigo.
Do' sta' la gnocca qui?

(--da sempre il videogiocatore italiano in GIOVANE eta' e' alla ricerca di una sua simile, presente nello stesso panorama interno del gioco da lui frequentato, e quindi gli parte in automatico il meccanismo del 'io ci provo, ora la conosco, e poi ci esco assieme'... difatti quando mi arriva un messaggio privato in italiano, nel 95% dei casi e' qualcosa simile a: "ciao, sei ita? da dove dgt?". Se il mio nome fosse stato "Paolo96" non m'avrebbero cagato manco di striscio!--)








***Altro argomento di futura pubblicazione: l'incapacita' di concepire ed ammettere la possibilita' di creare un personaggio, in un gioco online qualsiasi, di sesso differente da quello del giocatore (molto spesso anche questa mentalita' e' associata alle giovani menti). Queste persone ritengono obbligatorio creare un personaggio (magari colmando le proprie carenze o limitazioni fisiche generando un personaggio supermaschio) e trasporvi la propria identita', per un senso di rivalsa o rivincita. Non ammettono la possibilita' che si possa creare un personaggio per puro divertimento personale (soprattutto visto che si tratta di un gioco).***

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